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Storia antica delle cascine Lombarde

Data la vicinanza alle rive del fiume Ticino il territorio è stato abitato in età remote - Mesolitico Recente (5500-4500 a.C.) -. Dimorarono successivamente popolazioni Celtiche ed un notevole sviluppo si compì in età Romana e Longobarda.(1100).

La zona fluviale era infatti un importante nodo di transito per le vie alpine daccesso alle regioni Transalpine e alla Gallia. Antichi documenti testimoniano la presenza dell'insediamento di Belcredo, di cui si è persa l'esatta ubicazione.

Con l'avvento della signoria degli Sforza, la zona ebbe un notevole incremento con particolare  attenzione allo studio delle irrigazioni e delle colture. In questo periodo, e si presume proprio in questi luoghi, si espresse il genio di Leonardo. Ne sono testimonianze disegni e progetti per la canalizzazione e distribuzione delle acque risorgive.

Lo stemma della regione lombardia è una rosa camuna stilizzata e semplificata.

Bianca su sfondo verde.

La rosa camuna originale è stata scolpita dai Camuni , antico popolo della famiglia degli antichi Liguri , che già 7000 anni fà abitava la Val Camonica .

Il nome Lombardia deriva da Longobardia che era il regno  dei Longobardi.

Il Regno dei Longobardi comprendeva il nord (Longobardia Maior) ma anche parte del sud Italia (Longobardia Minor).

I Longobardi erano concentrati soprattutto nel nord e soprattutto in Lombardia.

Pavia ne era la capitale.

Nel medioevo per Longobardia si intendevano tutte le regioni padane.

Poi è passato ad indicare solo la nostra attuale Lombardia.

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E' interessante capire da dove derivi la struttura architettonica della cascina lombarda a pianta rettangolare chiamata corte.

​Nel periodo romano la cascina agricola veniva chiamata villa. Il termine romano villa deriva dal Celtico-padano vil che probabilmente voleva dire casa o villaggio.





















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In Francia tuttoggi si dice ville , in Inghilterra si dice village e in italia villaggio. Il termine e l'area nella quale nasce la cascina è celtico.

La cascina lombarda è molto simile all'antica villa del periodo romano.

In italiano "villano" che significa maleducato , anticamente voleva dire paesano , contadino , ovvero colui che abita la villa.

​Dallo stesso termine ma in senso opposto deriva il termine villa come casa grande e di lusso. I ricchi in epoca repubblicana potevano permettersi una villa agricola in campagna. In periodo imperiale la villa fù arricchita di giardini e comodità varie , avvicinandola a ciò che intendiamo noi per villa.

​La struttura e la pianta quadrangolare chiusa della cascina non sembra celtica. Personalmente penso che la struttura chiusa derivi dai Terramariocoli Padani fatta propria dai Villanoviani che l'hanno trasmessa agli Etruschi e quindi ai Romani che originariamente erano un villaggio in territorio etrusco.

​I Terramaricoli Padani abitavano le zone allora paludose o a ridosso delle acque del mar Padano e si raggruppavano in villaggi delimitati da larghi fossi quadrangolari o trapezoidali pieni d'acqua. All'interno dei fossi disponevano le capanne a pianta rettangolare tra strade a schema ortogonale.

​Era l'origine della città a pianta quadrangolare conosciuta dai nostri storici come città greca o romana con cardo e decumano. Lo schema ortogonale si era facilmente diffuso nelle zone di pianura paludosa dove la geometrizzazione del villaggio era facilitata dal fatto che non c'erano particolari impedimenti geologici come la pendenza di una collina o di un monte o la presenza di massi.

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​La rogggia rappresentava un sistema di difesa e di scolo delle acque e continuerà ad essere in voga in tutta Europa nel medioevo nei fossati pieni d'acqua che circondavano i castelli.





























​​Non si conosce ancora bene la religiosità terramaricola o villanoviana , ma quella etrusca sì. Essendo collegata in qualche modo ai villanoviani ed ai terramaricoli può aiutarci.

​Per gli Etruschi fondare una città era un atto religioso. Solcavano con un aratro un rettangolo o quadrato che rappresentava un area benedetta in contrapposizione con la natura esterna nella quale aleggiavano spiriti malvagi. Il concetto etrusco di universo era rappresentato da un quadrato diviso da un cardo e da un decumano in quattro parti come i 4 elementi dell'universo.

​Ogni quadrato che rappresentava un elmento era a sua volta diviso un altri 4 quadrati che rappresentavano dei sottoelementi. La città rappresentava la riproduzione di questo concetto di universo.

​L'atto di fondazione di Roma da parte di Romolo rispecchia la prassi religiosa con la quale gli Etruschi fondavano le città. Le mura della città venivano costruite sul solco tracciato. Dividevano e proteggevano la parte benedetta interna da quella esterna nella quale aleggiavano gli spiriti cattivi.

​Vi era però un punto debole : la porta della città. Sotto di essa non si tracciava il solco , perchè non si costruivano le mura , gli spiriti cattivi potevano entrarci. Bene , per scoraggiare gli spiriti cattivi dal passare sotto l'arco , il sacerdote faceva una benedizione solenne , presiedeva alla costruzione dell'arco e a quella del ponte che per l'epoca erano costruzioni ingegneristiche all'avanguardia.

​Per questo il sacerdote fù chiamato pontifex che in latino significa colui che fà il ponte (ponti = ponte  fex = fare). Chi faceva il ponte lo benediva solennemente . Poi il termine Pontifex significò colui che gestiva la massima carica religiosa che presiedeva a tutte le religioni politeiste dell'Impero. Spesso era l'imperatore stesso.

​Il primo Pontifex che organizzò e presiedette ad un Concilio cristiano fù l'Imperatore di Milàn , Costantino il grande (Concilio di Nicea nel 325) . Da lì il termine Pontefice continuò a significare "capo della religione" che col tempo divenne religione cristiana. Ecco perchè oggi il Papa viene detto Pontefice.



​Bene , la pianta del villaggio Terramaricolo era simile a quello Etrusco ma la differenza era che il primo al suo interno aveva capanne, il secondo case con tegole a  cortile interno e chiuso. D'altronde erano passati mille anni e le case si erano "modernizzate".

​Così si presentavano le case e le cascine padane nel periodo imperiale. Nel medioevo le tegole semipiatte romane furono trasformate nei coppi che conosciamo oggi e che si chiamano coppi lombardi perchè inventate dai lombardi.

​Si può dire che per quanto ne sappiamo l'origine della struttura della cascina deriva dai Terramaricoli padani presa in eredità e migliorata dagli Etruschi , Romani e resa più efficente dai popoli padani e tedeschi ( Ostrogoti , Longobardi) durante il medioevo fino ad arrivare ai giorni nostri.

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​Gradualmente la storia ha trasformato la struttura delle cascine ma il denominatore comune sono sempre stati i contadini lombardi che  lavoravano la terra e vedevano nella cascina il centro del loro lavoro e della loro vita.

Antichissima pianta rappresentante risaie e coltivazioni

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